Come accennato nel post precedente questa volta parleremo di epiluminescenza
o dermatoscopia, una tecnica
diagnostica innovativa, che serve ad aiutare lo specialista a riconoscere preventivamente il melanoma e tutte le lesioni cutanee
melanocitarie, pigmentate o meno, localizzate tra l'epidermide ed il derma.
E' una metodica assolutamente non invasiva che permette l'analisi delle
lesioni della pelle in maniera semplice, efficace e veloce.
Per effettuarla non servono strumentazioni ingombranti, ma un semplice dermatoscopio
ottico, strumento grazie al quale oltre alla struttura
morfologica della lesione s'individuano anche le strutture interne che la
costituiscono.
Il
dermatoscopio non è una semplice lente di ingrandimento, come molte persone erroneamente
pensano, ma serve ad analizzare la lesione cutanea grazie ad una lente illuminata, che irradia la parte con
un raggio incidente.
Il dermatoscopio può essere collegato ad una fotocamera che permette così di fotografare la lesione cutanea in oggetto. L'immagine verrà poi riversata sul computer ed elaborata con software dedicati che permetteranno oltre che di ingrandire maggiormente la lesione anche di misurarla correttamente in modo da poter vedere nel tempo anche cambiamenti impercettibili ad occhio nudo.
Il dermatoscopio può essere collegato ad una fotocamera che permette così di fotografare la lesione cutanea in oggetto. L'immagine verrà poi riversata sul computer ed elaborata con software dedicati che permetteranno oltre che di ingrandire maggiormente la lesione anche di misurarla correttamente in modo da poter vedere nel tempo anche cambiamenti impercettibili ad occhio nudo.
Le
statistiche indicano che l’epiluminescenza
incrementa la diagnosi precoce di affezioni maligne nel 92% dei casi (contro il
70% dei riscontri maligni analizzati ad occhio nudo).
Questa tecnica, oltre nella prevenzione del melanoma trova
applicazione nel riconoscimento di: carcinoma basocellulare, malattia di Bowen
(placca o papula pre-maligna che si manifesta nelle aree maggiormente esposte
al sole), cheratosi attiniche, cheratosi seborroiche, dermatofibroma ed altre forme
tumorali non melanocitarie. Ma può essere utilizzata anche per diagnosticare altre patologie della cute o per porre una corretta diagnosi differenziale.
Per capire meglio il meccanismo sperimentale su cui si basa l'epiluminescenza, si potrebbe paragonare questa tecnica all' ecografia : entrambe eseguono uno screening dell'affezione cutanea ma, mentre l'ecografia si avvale di ultrasuoni a frequenze d'onda specifiche, l'epiluminescenza sfrutta i raggi luminosi di una sorgente (luce).
Quando si parla di mappa dei nevi quindi altro non è che l'esame tramite il dermatoscopio di tutte le lesioni cutanee di un individuo ( comprese quelle nelle aree genitali) , riprese ed analizzate.
Occorreranno circa 30 minuti del vostro tempo, l'indagine è quindi rapida, semplice ed indolore e può essere di fondamentale importanza sia sia per la PREVENZIONE
sia per evitare magari un intervento chirurgico a scopi preventivi,
inutile.
Il medico poi stamperà la vostra mappatura in modo che potrete conservare i dati relativi ai vostri nevi e monitorarli facilmente nel tempo. normalmente è consigliabile effettuare un esame all'anno o comunque secondo il parere dello specialista in base ai fattori di rischio di ogni individuo.
L'arma più importante contro il MELANOMA, ad oggi, rimane solo e soltanto la prevenzione: un MELANOMA in
fase avanzata, lascia purtroppo pochè speranze ad una lunga
prospettiva di vita, mentre asportare un melanoma nelle sue primissime
fasi vuol dire "salvare una vita".