mercoledì 2 gennaio 2013

Il melanoma


Spesso succede che durante le visite  i pazienti rimangano sbigottiti quando ribadisco loro che controllare i nevi ( o nei) è fondamentale, perchè il melanoma è un tumore maligno  per il quale ad oggi non esistono terapie in grado di curarlo  in fase avanzata, è quindi necessario riconoscere il tumore il più precocemente possibile al fine di ridurre il rischio di diffusione ad altri organi.

Solo in Italia questo tipo di tumore vede 1500 vittime all'anno, con un aumento dell'incidenza del  30% negli ultimi 5 anni, ciò vuol dire 6000 nuovi casi all'anno, tanto da venir definito neoplasia a più alto incremento; questi dato dovrebbe farci riflettere quindi sull'utilità di un controllo annuale anche dei nevi che abbiamo da tempo.
 
I motivi di questo incremento sono da ricondursi al cambiamento dello stile di vita, con un aumento dell’esposizione alle radiazioni ultraviolette in presenza di una ridotta capacità schermante dell’atmosfera e ad un uso smodato di apparecchiature abbronzanti.

La diagnosi precoce si è rivelata l’arma più importante per combattere questa malattia altrimenti letale. Le norme per il rispetto dell’”igiene solare”, e la prevenzione secondaria, con il controllo dei pazienti in ambulatori specializzati, rappresentano le fondamenta della prevenzione del melanoma cutaneo.

Da studi epidemiologici sui fattori di rischio sono state individuate alcune classi a rischio, per le quali è necessaria una maggiore attenzione nella prevenzione primaria e secondaria. Il rispetto di queste norme rappresenta un passo fondamentale per la riduzione dell’incidenza del melanoma cutaneo e per l’identificazione dei soggetti a rischio da sottoporre all’asportazione  chirurgica dei nevi sospetti.

I fattori da considerare sono i seguenti: 


 SOGGETTI A RISCHIO

-  bambini fino a 15 anni;

- soggetti con carnagione chiara, capelli biondi o rossi, occhi chiari;

-  pazienti con un numero di nevi superiore a 10;

-  coloro i quali ricordino episodi di scottature solari e abbiano numerose lentigo solari sulla pelle.


 PREVENZIONE PRIMARIA ( Igiene solare)
- Evitare l’esposizione solare saltuaria e/o prolungata;
- Usare una crema solare ad alta protezione o la maglietta in caso di “necessaria” esposizione; la crema solare va applicata mezz'ora prima di esporsi e rinnovata la sua applicazione ogni 2 ore e dopo il bagno.
- Evitare l’esposizione nelle ore più calde della giornata;

 PREVENZIONE SECONDARIA (Diagnosi precoce tramite un esame in epiluminescenza delle lesioni ed autoesame )

Oggi approfondiremo l'autoesame:


- Autoesame dei nevi (almeno ogni sei mesi) osservando le regole dell’ABCDE 
ovvero:


A
ASIMMETRIA: quando un nevo è asimmetrico o lo diviene, ovvero quando una metà non corrisponde all’altra.
B
BORDI: quando i bordi sono irregolari, frastagliati e tali da ricordare una carta geografica, mal delimitati.
C
COLORE: quando si nota una variazione del colore originario con la comparsa di sfumature nerastre, grigie, blu o rossastre (colore variegato), oppure quando il colore tende a regredire in una zona del nevo, come se venisse “consumato” o “eroso”..
D
DIMENSIONE: quando le dimensioni superano i 6 mm di diametro.
E
EVOLUTIVITA': quando, nell’arco di poche settimane o mesi si verificano modificazioni nella forma, nel colore, nelle dimensioni del nevo, quando diviene rilevato e palpabile (cioè passandovi sopra il polpastrello si può apprezzare al tatto un rilievo rispetto alla superficie cutanea), oppure quando sanguina spontaneamente.
Va ricordato inoltre che i nevi sono solitamente del tutto asintomatici e cioè, in condizioni normali, non danno alcun segno della loro presenza. Per tale motivo è necessario porre molta attenzione ad un nevo che da una sensazione soggettiva della sua presenza, simile ad una tensione o fastidio locale mal definibile, prurito o bruciore, che durino più di una settimana.
Anche quest’ultima caratteristica può essere facilmente memorizzata classificandola con la lettera F: (FASTIDIO).


QUANDO UNA O PIU’ DELLE SOPRA CITATE CONDIZIONI SI VERIFICA, E’ INDISPENSABILE SOTTOPORRE LA LESIONE ALLA VALUTAZIONE DI UN DERMATOLOGO ESPERTO DERMATOSCOPISTA.

E’ estremamente importante, quindi, imparare a conoscere la localizzazione e le caratteristiche dei propri nevi, per poterli controllare periodicamente effettuando l’autoesame della pelle. Spesso un nevo che al paziente può sembrare " brutto" perchè rilevato ed irregolare non preoccupa il dermatologo, viceversa nevi piani e scuri che spesso i pazienti tendono ad ignorare sono quelli che a noi  preoccupano maggiormente.


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